Ho letto: “Lei non sa chi sono io” di Mario Baudino “Per soldi, per snobismo, per scaramanzia, per marketing di sé stessi, per non dispiacere qualcuno, per amore… Per moltissime ragioni, nel corso della storia, scrittori e poeti hanno cambiato i loro nomi scegliendo di firmarsi con gli pseudonimi con i quali sono poi passati alla storia. Da Carlo Collodi (all’anagrafe Lorenzini) ad Alberto Moravia (nato Pincherle), da Joseph Conrad a Pablo Neruda, da Teofilo Folengo a Voltaire, da Umberto Saba a Pessoa a Romain Gary – nato Roman Kacew, morto dopo aver vinto un secondo premio Goncourt con un romanzo firmato Emile Ajar – fino all’immancabile Elena Ferrante, Mario Baudino ci trascina in un’avventurosa ricognizione delle cause e delle conseguenze umane e letterarie della scelta di uno pseudonimo. Senza dimenticare che anche noi, oggi, ci aggiriamo in un’insidiosa selva di nickname.”
UN LIBRO AL GIORNO
Sono una dottoressa che lavora
tutti i giorni con pazienza e impegno
per la cura degli altri e di sé stessa
praticando inventando incaricando.
Leggere un libro al giorno è una risorsa
che impedisce la noia e l’inquietudine
scriverci su una serqua e raccontarlo
a un sito del Corriere è un buon diporto.
Sembro sconsiderata sono saggia
impegnata con gli altri e con le altre
nel meglio mio possibile a ben fare
finché la vita dura e si squaderna.
4 marzo 2018
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