- Non perdere gli anticipi e i ritardi
- del gran sovvertimento quotidiano
- oggi il tutto diverso è ancora uguale
- domani è un altro giorno forse spero.
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- Le speranze dei morti dopo i santi
- rinnovano a noi tutti le passioni
- che riprendono adagio a consumare
- il passato che torna a ricordare.
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- Quante cose da mettere in solaio
- che bisogna spostare giù in cantina
- per vivere nei piani frammezzati
- cominciando con calma a bene stare.
Archivio per ottobre 2014
- Sono precipitata nella nebbia. Ieri ho chiesto un’oculista al farmacista sotto casa e scritto due intrequarti. Ho una grave cataratta bilaterale e dovrò essere operata
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- Le differenze
- Le differenze tra le parti uguali
- aiutano i rapporti variazioni
- modificando negli incontri i modi
- proliferanti aspettative e sogni.
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- Non rinunciare a impelagare il dire
- della propria sorpresa che domanda
- la somatizzazione anatomia
- percorsa similmente un’altra volta.
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- Bisogna palesare i propri dubbi
- imprevisti che capitan per caso
- la verdure le spezia altre nozioni
- dell’orto medicale van donate.
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- Con la nebbia a sinistra
- Bisogna aggrovigliare la speranza
- ogni giorno che passa al proprio vivere
- l’occhio destro e il sinistro forse guardano
- in maniera diversa è il mio sospetto.
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- Con la nebbia a sinistra l’occhio vede
- mentre quello di destra guarda chiaro
- qual è la differenza che connette
- al proprio comprendonio la rasione.
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- Andrò dall’oculista per curarmi
- e porgli la questione occhio sinistro
- che trasmette diverso forse e come
- perché dentro il cervello che ragiona.
- Sono contro la guerra e le battaglie
- così perché mi piace stare insieme
- l’accordo e il disaccordo va stanato
- con garbo con pazienza buonumore.
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- Non voglio preoccuparmi contestare
- andando avanti adagio nel possibile
- devo stare tranquilla ad aspettare
- che le cose maturino arginate.
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- Hanno tutti problemi dire e fare
- nella vita che avanza e si consuma
- ascoltare ripeter ,concludere
- è un problema di tanti da aiutare.
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