
Ho scorso leggendo: “Questa Europa è in crisi” di Jurgen Habermas. “Di fronte alla crisi dell’euro e alla timida, spesso populista reazione dei politici, il fallimento del progetto europeo ha cominciato a sembrare una possibilità molto reale. Con rigore e lucidità, Habermas si propone di difendere l’Europa da questo crescente scetticismo, offrendo invece una nuova narrazione, che rilanci il futuro dell’Unione Europea sulla base della sua storia e di quanto di positivo ha già assicurato. Il saggio chiarisce la via per pensare una democrazia transnazionale, collocando il processo di unificazione nel contesto di lungo periodo che ha prodotto la razionalizzazione giuridica e la civilizzazione del potere statale. Per uscire dal vicolo cieco nel quale siamo, non occorre meno ma più Europa. In particolare, le classi politiche europee devono riprendere con coraggio il cammino europeista interrotto negli ultimi anni, coinvolgendo le opinioni pubbliche in un grande dibattito sul futuro costituzionale dell’Europa, nel quale prevalgono le argomentazioni razionali, non la confusione e i pregiudizi di chi cerca consenso sfruttando populisticamente la paura del cambiamento.”
- La cultura si annulla e si disperde
- nel tempo precipizio che s’evolve
- la calma è una tempesta di ricordi
- che bisogna devolvere e smaltire.
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