Ho letto “L’ESISTENZA IN GIUDIZIO” di Sante Maletta. Una lettura critica dell’incontro-scontro fra Arendt e il suo maestro Heidegger. Emerge la centralità del giudizio quale espressione di amore. Il giudizio nasce dalla decisione di prendere parte al mondo, come tentativo di salvaguardia della realtà. L’amore come passione dell’esistenza, accettazione dell’opacità del proprio essere. La carenza d’essere, che l’uomo evidenzia con la sua azione, non ha esito nichilistico, bensì rimanda a un altro.
Ho avuto beni mali e varie prove
nella vita complessa praticata
che continuo con calma lentamente
senza rabbie e disguidi a praticare.
Non cerco la potenza e la fortuna
pur godendo e smarcando eventi e stasi
sorpassate avanzanti armonizzate
con aiuti accordati e stralunati.
Molto brutto non bello ed il contrario
mi tocca strabuzzare e strombazzare
come se niente fosse continuando
nel meglio del possibile a campare.
29 dicembre 2017
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